Nel fitto panorama delle guide al vino nel Belpaese, ecco che ne spunta una interamente "al femminile". Stiamo parlando di "1001 vini da bere almeno una volta nella vita" (edita da Newton Compton Editore), la guida firmata da Francesca Negri, già autrice del blog www.geishagourmet.com, e con 20 anni di esperienza nel settore.
Oltre 500 i vini italiani, e 10 etichette di Rosso e Brunello di Montalcino, ma anche tanti da tutto il mondo con bottiglie che vanno da pochi euro a migliaia di euro, in quella che "non vuole essere una classifica assoluta dei buoni e dei cattivi - spiega la Negri - ma semplicemente una playlist di etichette che può valere la pena "ascoltare" nel vostro bicchiere. È la mia playlist, la mia carta dei vini, frutto di anni di degustazioni e di un lavoro lungo e attento che si è basato sia sull’esperienza personale sia tenendo conto di tutte le classifiche nazionali e internazionali che negli ultimi anni hanno decretato i migliori vini del mondo e di ogni singola nazione. Sono certa che qualche vostro vino del cuore non sia stato inserito in questa lunga lista, spero altrettanto che grazie a questo libro scoprirete altri vini che vi sapranno far innamorare".
"Per dare un’informazione più completa possibile al mio lettore - aggiunge - ho deciso di incrociare tutte le classifiche enologiche a disposizione, da quelle italiane a quelle internazionali di Wine Spectator, ma anche quelle di ogni singola nazione. Un lavoro di ricerca e traduzione immane, che però è stato basilare per riuscire a stilare una classifica verificata non solo secondo il mio palato, ma anche sulla base della critica internazionale e sui gusti dei wine lover di tutto il mondo".
La scelta autoriale, si legge in una nota, è stata ben precisa: "le schede sono state pensate come carte d’identità. Nelle "note degustative" ho cercato di seguire, dove disponibili, le indicazioni fornite dalle cantine: la scelta è precisa e sottende l’idea che nessuno più di chi lo produce sappia descrivere il suo vino e che la degustazione è soggettiva; mi piace pensare che ognuno di noi sia libero di trovare in un calice di vino i sentori e le emozioni che più gli aggradano, che il sapore di ogni vino cambia in base all’annata che scegliete e quindi è impossibile dare una descrizione univoca. In questa guida, infatti, ho scelto di non indicare l’anno di produzione della bottiglia selezionata perché, anche se sappiamo bene che certe annate sono più memorabili di altre, quella determinata etichetta vale la pena di essere degustata sempre, qualsiasi sia la vendemmia in cui è stata prodotta. Infine, le etichette sono state selezionate non solo per la fama di cui godono unanimemente oppure perché ritengo siano davvero indimenticabili o leggendarie; alcune sono meno note - e forse non così memorabili - ma comunque rappresentative di un vitigno o di un territorio che, a mio avviso, vale la pena scoprire almeno una volta nella vita".
Focus: Le etichette di Montalcino presenti nella guida
- Brunello di Montalcino Riserva - Case Basse Soldera
- Brunello di Montalcino Cerretalto - Casanova di Neri
- Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro - Ciacci Piccolomini d’Aragona
- Brunello di Montalcino Riserva - La Fiorita
- Brunello di Montalcino Pian delle Vigne - Marchesi Antinori
- Brunello di Montalcino Castelgiocondo - Marchesi de Frescobaldi
- Brunello di Montalcino Vigna Loreto - Mastrojanni
- Brunello di Montalcino - Salvioni La Cerbaiola
- Brunello di Montalcino Vecchie Vigne - Siro Piacenti
- Rosso di Montalcino - Le Macioche
"Non dovrebbe esserci nessuna sorpresa sul fatto che la relazione di quest’anno sulla mia Top 100 dei vini italiani, su una degustazione di quasi 3.000 bottiglie, si concentra principalmente sul Brunello di Montalcino 2010". Così James Suckling, sempre più "one man show" del settore, spiega la sua personale classifica dedicata al vino italiano. "ho inserito soltanto Brunello di annata 2010 - prosegue - migliore annata di sempre per il famoso rosso di Toscana. Ed è questo il motivo per cui ho scelto il Brunello di Montalcino 2010 Siro Pacenti come miglior vino italiano del 2015 accompagnato da ben altre 31 etichette su 100.
Un ottimo risultato per i premiati e la Denominazione intera che, con l’annata 2010 è riuscito a sbaragliare la concorrenza e a rimanere ben saldo nella vetta dell’enologia italiana rimanendo ben saldo ai vertici di quella mondiale.
Focus - I Brunello nella My Top 100 Italian Wine in 2015
1. Siro Pacenti Brunello di Montalcino 2010
3. Luce della Vite Brunello di Montalcino 2010
6. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2010
7. Livio Sassetti Brunello di Montalcino 2010
9. Marchesi de ‘Frescobaldi Castelgiocondo Brunello di Montalcino 2010
12. San Polino Brunello di Montalcino Helichrysum 2010
14. Le Ragnaie Brunello di Montalcino Ragnaie VV 2010
16. Giodo Brunello di Montalcino 2010
18. Casanova di Neri Brunello Tenuta Nuova 2010
20. Valdicava Brunello di Montalcino 2010
22. San Polino Brunello di Montalcino 2010
23. Castiglion del Bosco Brunello di Montalcino zodiaco scimmia Limited Edition 2010
26. Eredi Fuligni Brunello di Montalcino 2010
28. Argiano Brunello di Montalcino 2010
30. Mastrojanni 2010 Brunello di Montalcino
32. Le Ragnaie Brunello di Montalcino 2010
34. Silvio Nardi Brunello di Montalcino Manachiara 2010
36. Castello Romitorio Brunello di Montalcino Filo di Seta 2010
38. San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucere 2010
40. Villa I Cipressi Brunello di Montalcino 2010 Zebre
41. Cordella Brunello di Montalcino 2010
43. Poggio di Sotto Brunello di Montalcino 2010
45. Castello Banfi Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2010
47. Assunto Brunello di Montalcino 2010
49. Poggio Antico Brunello di Montalcino 2010
51. San Filippo Brunello di Montalcino 2010
53. Fossacolle Brunello di Montalcino 2010
55. Baccinetti Brunello di Montalcino Saporoia 2010
57. La Serena Brunello di Montalcino 2010
58. Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2010
60. Mastrojanni Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2010
65. Pieve di Santa Restituta Brunello di Montalcino Sugarille 2010
It should come as no surprise that this year's report on my Top 100 Italian wines from my tastings of close to 3,000 bottles focuses primarily on 2010 Brunello di Montalcino. Anyone who reads these pages - and just about anywhere else on wine - knows the 2010 was the greatest vintage ever for the famous red of Tuscany. And it's why I chose the Siro Pacenti Brunello di Montalcino 2010 as my Italian Wine of Year. It is the epitome of this unique vintage and shows unrivalled aromatic complexity, richness, structure, and freshness for a Brunello 2010. It's a perfect wine.However, I only included Brunello 2010s that I rated 96 points or more in my list of my Top 100 Italian Wines in 2015. That still accounted for 32 of the 100. And there are plenty of other super exciting wines from perfect Bordeaux blends from the coast of Tuscany such as the 2012 Fattoria Le Pupille Toscana Saffredi (No.2 and 100 points) to a vibrant yet subtle 2011 Bruno Giacosa Barbaresco Asili Riserva (No.8 and 99 points).
The second largest group of wines in my Top 100 is Barolo. Almost all are 2011s. The vintage is excellent producing fruit-forward, friendly wines that have a brightness and tannin backbone that is so appealing. They remind me of the superb 1998s, which are drinking beautifully now. Don't miss the Giacomo Conterno Barolo Monfortino 2008 (99 points) that was recently released. It is a magical wine with so much depth and intensity. I also included two very late releases - both 2005s - that are fun to taste and absolutely delicious now - Roberto Voerzio Fossati Case Nere Riserva 10 (97 points) and Marchesi di Barolo Barolo Cannubi 10 Anni (96 points).A dozen super Tuscans are the next largest group of wines in the list. Almost all of them have been in past Top 100s for Italian wines including Masseto 2012 (99 points) and Solaia 2012 (97 points). The Mazzei Toscana Siepi 2012 (98 points) is the best ever of this merlot and sangiovese blend.There are plenty of cool wines from the south on the list from Etna to Terre Siciliane Il Frappato (one of my favorite summertime reds) as well as a stunning single vineyard Taurasi from Quintodecimo - 2010 Vigna Quintodecimo Riserva (97 points).I tried to include some of my favorite whites this year. My top one was the Livio Felluga Rosazzo 100, a new blend of friulano, pinot bianco, sauvignon blanc and malvasia istriana. Only 400 magnums were made. It's stunning (98 points). The Cantina Terlano Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2012 is almost at the same level of quality (97 points) and a fantastic blend of pinot bianco with chardonnay and sauvignon. This is only the second release of this great white.I didn't want people to miss on how Italy is now making some outrageously good quality sparkling wines. So I included three sparklers. They are all from Franciacorta: Bellavista Vittorio Moretti Riserva Extra Brut 2008 (95 points), Ca' del Bosco Cuvée Annamaria Clementi Riserva 2006 (96 points) and Bellavista Rosé 2010 (95 points).
I hope you enjoy my list of my Top 100 Italian Wines in 2015. The list is, of course, very personal and I couldn't include all the outstanding wines tasted this year. In any case, I would love to drink every wine I selected for the list this year. So rest assured they are really great bottles.
Photos from top to bottom:Montevetrano Colli di Salerno 2013; Wines from Foradori; Marchesi di Barolo Barolo Cannubi 10 Anni 2005 and Cantina Terlano Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2012.
1. Siro Pacenti Brunello di Montalcino 2010
2. Fattoria Le Pupille Toscana Saffredi 2012
3. Luce della Vite Brunello di Montalcino 2010
4. Duemani Cabernet Franc Costa della Toscana 2012
5. Tua Rita Toscana Redigaffi 2013
6. Ciacci Piccolomini d'Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2010
7. Livio Sassetti Brunello di Montalcino 2010
8. Bruno Giacosa Barbaresco Asili Riserva 2011
9. Marchesi de' Frescobaldi Brunello di Montalcino Castelgiocondo 2010
10. Giacomo Conterno Barolo Monfortino 2008
11. Masseto Toscana 2012
12. San Polino Brunello di Montalcino Helichrysum 2010
13. Roberto Voerzio Barolo Rocche dell' Annunziata 2011
14. Le Ragnaie Brunello di Montalcino Ragnaie V.V. 2010
15. Elio Altare Barolo Unoperuno 2011
16. Giodo Brunello di Montalcino 2010
17. Livio Felluga Rosazzo 100 2013
18. Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2010
19. Castello di Ama Chianti Classico Vigneto La Casuccia Gran Selezione 2011
20. Valdicava Brunello di Montalcino 2010
21. Petrolo Toscana Galatrona 2013
22. San Polino Brunello di Montalcino 2010
23. Castiglion del Bosco Brunello di Montalcino Zodiac Monkey Limited Edition 2010
24. Giacomo Conterno Barolo Cascina Francia 2011
25. Roberto Voerzio Barbera d'Alba Barbera d'Alba Pozzoannunziata 2011
26. Eredi Fuligni Brunello di Montalcino 2010
27. Mazzei Toscana Siepi 2012
28. Argiano Brunello di Montalcino 2010
29. Renato Corino Barolo Rocche dell'Annunziata 2011
30. Mastrojanni Brunello di Montalcino 2010
31. La Spinetta Barolo Campè 2011
32. Le Ragnaie Brunello di Montalcino 2010
33. Castello di Ama Toscana L'Apparita 2011
34. Silvio Nardi Brunello di Montalcino Manachiara 2010
35. Le Macchiole Bolgheri Paleo 2012
36. Castello Romitorio Brunello di Montalcino Filo di Seta 2010
37. Grattamacco Bolgheri Superiore L'Alberello 2012
38. San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucere 2010
39. Pio Cesare Barolo Ornato 2011
40. Villa I Cipressi Brunello di Montalcino Zebras 2010
41. Cordella Brunello di Montalcino 2010
42. Ornellaia Toscana Bianco 2013
43. Poggio di Sotto Brunello di Montalcino 2010
44. Ca' Romé di Romano Marengo Barolo Cerretta 2011
45. Castello Banfi Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2010
46. Roberto Voerzio Barolo Fossati Case Nere Riserva 10 Anni 2005
47. Assunto Brunello di Montalcino 2010
48. Cantina Terlano Alto Adige Terllaner I Grande Cuvée 2012
49. Poggio Antico Brunello di Montalcino 2010
50. Riecine Toscana 2011
51. San Filippo Brunello di Montalcino 2010
52. Ornellaia Bolgheri Superiore 2012
53. Fossacolle Brunello di Montalcino 2010
54. Marchesi Antinori Toscana Solaia 2012
55. Baccinetti Brunello di Montalcino Saporoia 2010
56. Elio Altare Barolo Ceretta 2011
57. La Serena Brunello di Montalcino 2010
58. Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2010
59. Paolo Conterno Barolo Riva del Bric 2011
60. Mastrojanni Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2010
61. Citille di Sopra Brunello di Montalcino Vigna Poggio Ronconi 2010
62. Castello di Ama Chianti Classico San Lorenzo Gran Selezione 2011
63. Aldo Conterno Barolo Cicala 2011
64. Marchesi di Barolo Barolo Cannubi 10 Anni 2005
65. Pieve Santa Restituta Brunello di Montalcino Sugarille 2010
66. Luigi Einaudi Barolo Cannubi 2011
67. Bruno Giacosa Barolo Falleto 2011
68. Vietti Barolo Brunate 2011
69. Giacomo Grimaldi Barolo Sotto Castello di Novello 2011
70. Romano Dal Forno Amarone della Valpolicella Monte Lodoletta 2010
71. Castello dei Rampolla Toscana d'Alceo 2011
72. Barone Ricasoli Chianti Classico Castello di Brolio Gran Selezione 2012
73. Pio Cesare Barbaresco Il Bricco 2011
74. Ceretto Barolo Brunate 2011
75. Marchesi Antinori Bolgheri Superiore Guado al Tasso 2012
76. Marchesi di Barolo Barolo Cannubi 2011
77. Andrea Oberto Barolo Brunate 2011
78. Roberto Voerzio Barolo Brunate 2011
79. Quintodecimo Taurasi Vigna Quintodecimo Riserva 2010
80. Marchesi Antinori Toscana Tignanello 2012
81. Foradori Manzoni Bianco Vigneti delle Dolomiti Fontanasanta 2013
82. Montevetrano Colli di Salerno 2013
83. Sette Ponti Toscana Oreno 2013
84. Jermann Venezia-Giulia Where Dreams Have No End 2013
85. Bellavista Franciacorta Vittorio Moretti Riserva Extra Brut 2008
86. Occhipinti Terre Siciliane Il Frappato 2013
87. Girolamo Russo Etna Rosso San Lorenzo 2013
88. Bibi Graetz Toscana Colore 2010
89. Ca' del Bosco Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi Riserva 2006
90. Castello di Querceto Colli della Toscana Centrale Romatic 2009
91. Vie di Romans Chardonnay Friuli Isonzo 2013
92. Tenuta delle Terre Nere Etna Rosso Guardiola 2013
93. Bellavista Franciacorta Rosé 2010
94. Le Macchiole Bolgheri Messorio 2012
95. Sette Ponti Toscana Crognolo 2013
96. Foradori Teroldego Vigneti delle Dolomiti Granato 2011
97. Graci Etna Arcurìa 2013
98. Argiolas Isola dei Nuraghi Turriga 2011
99. Elena Walch Alto Adige Beyond the Clouds 2013
100. Tenuta San Guido Bolgheri-Sassicaia Sassicaia 2012
Si chiama "New York Wine Experience", uno degli eventi più prestigiosi per il mondo del vino negli States, la tre giorni esclusiva e per super-appassionati (i biglietti sono in vendita a 2.195 dollari a persona, www.wswineexperience.com) firmata "Wine Spectator", di scena dal 22 al 25 ottobre al Marriott Marquis Hotel New York City, dove i produttori italiani saranno grandi protagonisti. Tra le tante griffe del Belpaese selezionate per il "Grand Tasting", a cui sono ammessi solo vini valutati oltre i 90 punti dai degustatori di "Wine Spectator", certo non poteva mancare il Brunello di Montalcino, il re del Sangiovese che, proprio in America trova i maggiori e duraturi consensi nella storia del vino del territorio.
Sono ben 9 infatti tra le 49 etichette italiane e le 260 in totale le cantine di Brunello rappresentate:
Altesino, Fattoria dei Barbi, Casanova di Neri, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Fuligni, Mastrojanni, Siro Pacenti, Il Poggione e Valdicava. Ma non finisce qui, sono molti altri i nomi di produttori celebri in altre zone d’Italia presenti alla "New York Wine Experience" che a Montalcino producono Brunello: Allegrini, Antinori, Frescobaldi e Gaja.
Degustazioni e seminari focalizzati saranno i protagonisti dell’evento e tra le "Wine Stars", affianco a nomi come Eric de Rothschild di Château Lafite Rothschild, o Bill Harlan della griffe californiana Harlan Estate, tra gli altri, ci saranno anche Angelo e Gaia Gaja, padre e figlia alla guida di una delle realtà più prestigiose del vino italiano e mondiale, che non presenteranno, però, i celebri Barbaresco della cantina piemontese, bensì il loro Brunello di Montalcino Sugarille 2010 Pieve Santa Restituta, alfiere di una vendemmia ritenuta da molti una delle migliori di sempre per il grande territorio toscano.
Modella, showgirl e conduttrice televisiva, a partire dalla primavera del 2005 assiste Fabio Fazio nel talk show Che tempo che fa su Rai 3, introducendo gli ospiti che vengono intervistati durante la puntata: è Filippa Lagerbäck, svedese ma italiana di adozione, che ha scelto Montalcino per girare alcune riprese del suo programma "In bici con Filippa", un giro per l’Italia alla scoperta degli splendidi itinerari legati al cicloturismo a base di incontri, interviste, curiosità eno-gastronomiche, trasmesso da Sky e BikeChannel.
La star ha percorso un tour di 30 km e ha fatto tappa in alcune delle più rinomate cantine del Brunello, e non solo, come Villa I Cipressi, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Castello di Velona, Biondi Santi e l’enoteca La Fortezza di Fabio Tassi.
Filippa Lagerbäck, è solo l’ultima di una serie di "turisti illustri" arrivati nella città del Brunello come Paul Mc Cartney, che a Montalcino ha festeggiato il suo compleanno, Mark Knopfler chitarrista dei Dire Straits, Pink, cantautrice statunitense seguitissima nel panorama musicale mondiale, Josh Hartnett, attore e produttore di fama mondiale, Kate Winslet, una delle più giovani attrici, all’età di soli 22 anni, ad aver ricevuto due candidature all’Oscar, e molti altri.
If you're planning your ideal Tuscan wine holiday, make sure you check out Carla Capalbo's guide to the must visit spots in Montalcino and the surrounding area.
Montalcino: Where to eat & drink
Further south and a little east from Siena in Montalcino, the wine bar favoured by appassionati and cult producers is Osteria Osticcio. You can eat as you sample wines from host Tullio’s huge collection (www.osticcio.it). Or try the dining rooms of Hotel Il Giglio, where chef Anna Maria Pinzi cooks with loving care, pairing her food with top local wines. Il Giglio is also by far the nicest place in town to stay (www.gigliohotel.com).
Near Pienza, heading east from Montalcino towards Montepulciano, Dopolavoro La Foce is a family-run restaurant in the grounds of the villa owned by writer Iris Origo. You can also book to visit La Foce’s famous gardens; mains from €14 (www.dopolavorolafoce.it).
Among the many wine producers in the Montalcino region, highlights include Ciacci Piccolomini d’Aragona, located close to the medieval village of Castelnuovo dell’Abate. The stunning terrace there is an ideal place on a sunny day to taste Brunello wines alongside cheese and salumi following a visit to the cellars (www.ciaccipiccolomini.com).
In the nearby comune of Castiglione d’Orcia, biodynamic producer Podere Forte’s Osteria Perillà has clean, modern food and a relaxed atmosphere, perfect for summer evenings (www.osteriaperilla.it).
Montalcino: Where to sleep
In the countryside near Montalcino there are many wonderful places to stay: on the imposing estate of producer Argiano, Posta l’Orciaia is a gorgeous agriturismo; from €135 (www.postalorciaia.it). In the village of Bagno Vignoni, near the hot spring pool made famous by Andrei Tarkovsky’s film Nostalghia, Podere Santa Caterina is an authentic country villa with rooms, from €100, or to hire for private dinners and weddings, run by a wine-friendly noble family (www.facebook.com/PodereSantaCaterina).
Outside San Giovanni d’Asso, Relais Borgo Lucignanello offers comfort, style and a memorable infinity pool; from €180 (www.borgolucignanello.com). And up on Mount Amiata, Italy’s second highest volcanic peak, the ancient Castello di Potentino produces characterful wines and offers B&B with a personal touch; from €130 (www.potentino.com).
Ciacci Piccolomini d’Aragona: la nobile eleganza del Brunello Pianrosso 2010
La Ciacci Piccolomini d’Aragona è in assoluto una delle realtà più belle di Montalcino, nonché, naturalmente, uno dei produttori più quotati di Brunello. Guidata con passione dai fratelli Paolo e Lucia Bianchini, la tenuta si trova a Castelnuovo dell’Abate, cru, se mi si passa il termine, di eccezionale reputazione e valore all’interno della DOCG del Brunello. Lo scorso anno, visto l’andamento della vendemmia 2009, i Bianchini hanno presentato il solo Brunello Annata, avendo deciso con non poco coraggio di non produrre il loro Brunello più prezioso, il Pianrosso, frutto del loro miglior vigneto, esteso per 11,69 ettari su terreno di medio impasto e Galestro tra i 240 e i 360 m slm. Per fortuna, l’eccezionalità dell’annata 2010 ha permesso di riproporre questo grande vino rosso (Pianrosso 2010) che, lo anticipo, l’anno prossimo vedremo declinato pure nella rarissima versione di Riserva. Ma diamo tempo al tempo…
La suggestiva cantina di Ciacci Piccolomini: le barrique sono utilizzate per gli altri vini della gamma, mentre per il Brunello solo botte grande.
Brunello "Pianrosso" 2010
100% Sangiovese
Uve del solo vigneto omonimo, fermentazione in tini di acciaio termoregolati e vasche di cemento vetrificato, affinamento per oltre 36 mesi in botti da 20/62 hl, produzione 35.000 bottiglie
Bottoglia di Brunello Ciacci Piccolomini D'Aragona Pianrosso 2010Naso veramente elegante quello di questo Pianrosso 2010, fatto di freschezza, fini dolcezze di frutta, soffuse speziature e una bella balsamicità di fondo. È complesso ma allo stesso tempo piacevolmente invitante, oltre a dare una netta e confortante sensazione di profondità. La bocca è immediatamente molto gustosa, ancora fresca ma pure sapida, oltre a proporsi nuovamente finemente fruttata con nuances minerali in chiusura. Si potrebbe desiderare maggiore polpa, ma questa è una falsa impressione dettata in parte della spiccata eleganza di questo e, soprattutto, dalla incredibile piacevolezza di beva che sa sfoderare. Cosa tutt’altro che facile da trovare in un grande vino. Pertanto, ci troviamo di fronte a un Brunello molto preciso che maschera la sua importanza dietro la grandissima finezza. Voto: 97/100
Naturalmente, con la vendemmia i 2010 i Bianchini hanno prodotto anche il loro Brunello Annata. Che non deve essere visto come il fratello minore del Pianrosso, ma come un vino diverso, figlio non di un solo vigneto, ma di diverse parcelle della tenuta. Ebbene, questo Brunello classico se da un lato ha certamente minore precisione e complessità rispetto al Pianrosso, dall’altro evidenzia altrettanto certamente una beva ancora più immediatamente gustosa, al punto che mi sento di consigliarlo come il vino ideale per avvicinarsi al Brunello nel migliore dei modi o, se preferite, godere di questo grande vino senza troppi timori reverenziali. E non è poco… (94/100)
Montalcino e la Toscana brillano su TripAdvisor, il più grande e seguito portale web di viaggi, che pubblica le recensioni degli utenti riguardo hotel, ristoranti e attrazioni turistiche. Se la Toscana è la regione che conquista la medaglia d’oro nella top ten delle strutture premiate con il Certificato di Eccellenza 2015, anche Montalcino non è messa male: 14 hotel hanno raggiunto 3.018 recensioni, le case vacanze (150) ne hanno 157, le attività (53) 1.704 e i posti in cui mangiare (61) 5.577. La medaglia d’oro, tra i ristoranti, la conquista Il Leccio, seguito da Caffe Sant’Angelo e Il Pozzo, in altre parole: Montalcino fuori dal podio, conquistato dalle frazioni. Sul fronte hotel al primo e al secondo posto due vincitori dei premi “Travellers’Choice”: Castello Banfi - Il Borgo e Rosewood Castiglion del Bosco, medaglia di bronzo a Castello di Velona Resort, Thermal Spa & Winery. Alla categoria “Migliori cose da vedere a Montalcino” una pioggia di Certificati d’Eccellenza, rilasciati a strutture che ottengono recensioni molto positive e in maniera costante: Ciacci Poccolomini d’Aragona, Abbazia di Sant’Antimo, Agricola Poggio Rubino, Altesino, Enoteca di Piazza Wine Room, Enoteca la Fortezza.
CUCINA: BRUNELLO E DINTORNI
Per accompagnare ed esaltare i buoni sapori della terra e della cucina ci vuole un buon vino e questo si sa, come si sa che qui siamo nel paradiso del buon vino, la terra del Brunello di Montalcino. Scelgo una cantina da una razionalizzata ricerca online e imposto il navigatore su Castelnuovo Dell’Abate in direzione cantina Ciacci Piccolomini d’Aragona (http://www.ciaccipiccolomini.com), di proprietà della famiglia Bianchini. Neanche ho messo piede dentro che tutti mi accolgono con simpatia e mi raccontano l’affascinante storia che sta dietro alla proprietà e alla cantina. Rimasta sola, dopo la morte del marito Piccolomini d’Aragona, la contessa Ciacci porta avanti un’immensa tenuta di 300 ettari e il suo oro rosso, aiutata dal fedele cantiniere, Giuseppe Bianchini. Alla sua morte, avvenuta nel 1985 decide di lasciare proprio a quest’ultimo la sua proprietà che verrà negli anni sapientemente gestita nel rispetto della tradizione e delle regole imposte dal consorzio. Mi chiedo tuttavia cosa rende così speciale questo vino? Chiedo spiegazioni a Paolo, proprietario, assieme alla sorella Lucia, di questa Cantina, da quando il padre, Giuseppe Bianchini, ha lasciato loro in mano l’azienda. La risposta è chiara e tecnica: da una parte è senz’altro merito della prossimità al monte Amiata, dall’altra della vicinanza al mare, almeno in linea d’aria. A cappello di tutto ciò: la presenza del fiume Orcia, che ha le sue sorgenti alle pendici del Monte Cetona e che attraversa la proprietà (determinando peraltro la ripartizione fra provincia di Siena da un lato e provincia di Grosseto dall’altro) e del vento che spesso spira su queste colline asciugando e limitando dunque le malattie che spesso colpiscono viti e olivi. Guidata e quasi già inebriata prima ancora di sorseggiare il vino, mi perdo nell’immensa cantina, custode del pregiato vino e riemergo infine nella zona degustazione. Conscia di dovermi poi rimettere alla guida, opto per la degustazione di un sorso di Rosso e di Brunello del 2010. Sarà per il fatto che ne assaporo poco e lo sento ancora di più, per il fatto che siamo di fronte ad uno degli esempi di eccellenza del nostro paese invidiata da tutto il mondo, sarà per i suoi mille motivi ma… Questo vino è buono: punto. E lo è ancora più perché ti lascia qualcosa che va al di lá del sapore… Ti lascia la passione e il sacrificio di generazioni. Ti riporta indietro fino alla storia della contessa rimasta sola con tutta questa impegnativa ricchezza da gestire, passando per Giuseppe Bianchini, i suoi figli, il palazzo Seicentesco che ospitava la cantina e infine il racconto appassionato di Nicoletta. Dentro un bicchiere ci sta tutto questo. Ma non finisce qui. A breve sarà inaugurato anche un nuovo interessante progetto legato al cicloturismo. Trattasi di una struttura all’interno della proprietà, dove i ciclisti potranno riposare le gambe stanche sorseggiando buon vino e godendo di un paesaggio spettacolare. Un consiglio su cosa accompagnare ad un vino tanto buono? Pinci alle briciole, una specialità della tradizione culinaria montalcinese. Cugini dei pici, i pinci si differenziano per il fatto di essere “più ricchi”, perché nell’impasto si aggiunge un uovo. Le briciole sono invece pane raffermo tostate in padella e ripassate con i pinci in abbondante olio extravergine d’oliva. Impossibile resistere.
Brunello di Montalcino 2009: The evolution of this wine in just one year is impressive. It has lots of great characteristics. Intense bouquet that evokes dark plum, blueberry, red berry, hint of expresso with peppery note. On the palate it is delicious and offers intense berry flavors, balsamic, mint, and some spices. It has an impressive finish. You should try it! Brunello di Montalcino 2010: This wine is well-balanced. Aromas of flower, impressive dark fruit, truffle, olive, tobacco. It is very classic and elegant. On the palate it shows dark fruit, herbal notes, dark chocolate, and mushrooms. Full body with velvet tannin and impressive acidity.
Brunello di Montalcino 2010: This wine is well-balanced. Aromas of flower, impressive dark fruit, truffle, olive, tobacco. It is very classic and elegant. On the palate it shows dark fruit, herbal notes, dark chocolate, and mushrooms. Full body with velvet tannin and impressive acidity.
www.patriciashapiro.blogspot.it
Trimbach Clos St Hune 2009 (Francia), Chateau Léoville Las-Cases 2012 (Francia), Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2010, Egon Muller Scharzhofberger Riesling Auslese gold kapsel 2013 (Germania), Giuseppe Mascarello & figlio Barolo Monprivato 2010, Dominus Estate Napa Valley 2011 (Usa), Pol Roger Champagne Cuvée Winston Churchill 2002 (Francia), Chateau du Beaucastel Chateauneuf du Pape Hommage à Jacques Perrin 2012 (Francia), Paul & Marie Jacqueson Rully 1er cru La Pucelle 2013 (Francia) e Tenuta Sette Ponti Oreno 2012: ecco, nell’ordine, la “Top 10” de “I Migliori 100 Vini del Mondo scelti da Luca Gardini” 2015, in edicola domani, con una tiratura di oltre 300.000 copie, con “Sport Week”, in abbinamento con il quotidiano sportivo più letto d’Italia, “La Gazzetta dello Sport”, e che WineNews è in grado di anticipare.
Una classifica “made in Italy” diversa, nel concetto, quella curata da Gardini, sommelier “campione del mondo nel 2010” e oggi uno dei palati italiani più apprezzati a livello mondiale, rispetto alle guide “storiche” del panorama italiano, perché offre uno sguardo più internazionale agli appassionati, con gli assaggi dei vini che vengono dai 4 angoli del mondo (e che sta crescendo, nell’interesse degli addetti ai lavori e degli appassionati d’Italia e non solo, nel solco tracciato dalle classifiche storiche come la “Top 100 wines of the year” della rivista Usa “Wine Spectator”, o la “Top 50 wines of the year” di quella Uk “Decanter”).
Se oltre 40, infatti sono i vini del Belpaese, che è il più rappresentato, c’è tanta Francia, ma anche Australia, Argentina, Libano, Sud Africa e Usa, senza dimenticare vere e proprie “eno-novità” come quelle di Brasile, Siria e Regno Unito.
“Con la “Gazzetta” ormai è oltre 2 anni che collaboriamo - spiega, a WineNews, Luca Gardini - è nata “Gazza Golosa”, pagina che esce il venerdì, curata da Pier Bergonzi e Daniele Miccione, su cui ho una mia rubrica che si chiama “Sorseggiando”, e ogni venerdì raccontiamo i vini italiani che ci hanno colpito di più, giocando sull’emozione, perché è quello che accomuna i grandi vini e lo sport, con la Gazzetta che è realmente il giornale più letto d’Italia. Poi da oltre 4 anni faccio questa “top 100” sui vini mondiali, che viene edita in italiano, in inglese, e da quest’anno anche in francese, la porteremo a Vinexpo a Bordeaux. Viene molto seguita, anche dall’estero ci chiedono di poter mandare i campioni, e questo è un buon segno, perché quando vogliono mandarti vini da Paesi come Germania, Stati Uniti, Francia e così via, vuol dire che c’è interesse da parte loro, e questo è una cosa positiva per l’Italia”.
La “Top 100” viene realizzata degustando alla cieca i vini, divisi per tipologie, prendendo in considerazione solo le ultime annate che entrano in commercio, talvolta vere e proprie anteprime, guardando ai grandi territorio del mondo, ma anche con la curiosità di scovare vere e proprie chicche.
Focus - Tutti i vini italiani tra “I Migliori 100 Vini del Mondo scelti da Luca Gardini” 2015
Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2010
Giuseppe Mascarello & figlio Barolo Monprivato 2010
Tenuta Sette Ponti Oreno 2012
Dal Forno Valpolicella Superiore Monte Lodoletta 2008
Luciano Sandrone Barolo Cannubi Boschis 2010
Marisa Cuomo Furore Bianco Fiorduva 2012
Vietti Barolo Lazzarito 2010
Tenuta San Guido Sassicaia 2011
Le Potazzine Brunello di Montalcino 2010
Sottimano Barbaresco Currà 2010
Ettore Germano Herzù 2012
Argiolas Turriga 2010
Podversic Malvasia 2010
Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2010
Polvanera Primitivo di Gioia del Colle 17 Vigneto Montevella 2011
Barone Ricasoli Chianti Classico Gran Selezione Colledilà 2011
La Cerbaiola-Salvioni Brunello di Montalcino 2010
Marroneto Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2010
Le Piane Boca 2010
Giacomo Conterno Barolo Cascina Francia 2010
Duemani Suisassi 2011
Palari Faro 2009
Ar.Pe.Pe Grumello Riserva del Buon Consiglio 2005
Valentini Trebbiano d’Abruzzo 2010
Castello del Terriccio Lupicaia 2009
Tenuta dell’Ornellaia Masseto 2011
Tramin Terminum Gewurztraminer 2012
Montenidoli Vernaccia di San Gimignano Carato 2010
De Bartoli Marsala Vecchio Samperi Ventennale
Fattoria di Fiorano Fiorano Rosso 2010
Massolino Barolo Vigna Rionda Riserva 2008
Mazzei Castello di Fonterutoli Chianti Classico Gran Selezione 2010
Cortaccia Brenntal Gewurztraminer Riserva 2011
Cantine Ferrari Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2004
Chiappini Guado de Gemoli Bolgheri Rosso Superiore 2011
Elvio Cogno Barolo Bricco Pernice 2009
Caparra e Siciliani Cirò Superiore Riserva Volvito 2010
Di Prisco Fiano di Avellino 2012
Palladino Barolo Parafada 2010
Marchesi Antinori Cervaro della Sala 2012
Ca’ del Bosco Franciacorta Vintage Collection Dosage Zero 2010
Ronco del Gelso Pinot Grigio Sot Lis Rivis 2013
Paltrinieri Leclisse Lambrusco di Sorbara 2013
"I 100/100 sono una dedica al territorio, cui questo vino è legato fin dal suo nome, quello di una chiesa, la Madonna delle Grazie, che è uno dei suoi più antichi e storici gioielli di Montalcino. Sono entusiasta di questo riconoscimento che conferma che gli sforzi che ho fatto negli anni, sempre rimanendo legato alle tradizioni del territorio e alla mia natura, siano oggi ripagati. Condividere poi il riconoscimento con Giacomo è, senza dubbio, un onore: le due facce del farevino , l’esperienza e la professionalità di Neri e la mia passione, si incontrano e racchiudono in sé cioò che significa produrre Brunello”. Così Alessandro Mori, racconta alla Montalcinonews la notizia del punteggio pieno, i 100/100 appunto, assegnati da Monica Larner, inviata speciale di Robert Parker, il guru americano della critica enologica mondiale, creatore di una delle sue pubblicazioni più autorevoli, “The Wine Advocate”, al suo Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2010. Al proprietario de Il Marroneto fa eco Giacomo Neri, anche lui salito sull’Olimpo a pieni voti con il suo Tenuta Nuova 2010: “Questo riconoscimento - spiega - premia il nostro vino e il grande lavoro svolto in vigna e in cantina in tutti questi anni, sempre proteso all’unicità e alla qualità dei vini e ci ripaga degli sforzi fatti per portare il Brunello nel mondo come simbolo della grandezza enologica italiana. Una grande soddisfazione deriva anche dal fatto che, l’impegno e la costanza che mettiamo nel nostro lavoro, vengono confermati ogni anno. Questa è la quinta volta che riceviamo i 100/100”. Ma sono molti i Brunello ed i Rosso di Montalcino ad aver conquistato il cuore, ed il palato, di Monica Larner durante i suoi assaggi proprio sul territorio. Sarà per la vendemmia, che ha permesso al Sangiovese di esprimersi pienamente nella sua versatilità e nelle sue infinite potenzialità, ma l’annata 2010 ha messo Montalcino e le sue denominazioni su un piedistallo, ripristinando la fiducia su un vitigno che, negli ultimi anni, forse, era stato un pò sottovalutato e “rinnegato”. Su un bouquet di 218 assaggi, Monica Larner ha “piazzato” ben 49 etichette tra i 94 ed i 100/100, e tra queste, molte vanno ad incalzare i due punteggi pieni: Canalicchio di Sopra 2010, la Cerbaiona 2010 ed Il Poggione 2010 ottengono 98/100, Ciacci Piccolomini d’Aragona Vigna di Pianrosso 2010, Pieve di Santa Restituta 2010, Sassetti Livio Pertimali 2010 e Uccelliera 2010 guadagnano 97 punti, Le Ragnaie 2010, Altesino Montosoli 2010, San Filippo 2010 Brunello di Montalcino Le Lucere 2010, Sesta di Sopra 2010 e Mastrojanni 2010 si attestano a 96 punti. L’entusiasmo della stampa americana verso il Brunello ed il Rosso rappresenta una grande vittoria per questo vino e per il territorio di Montalcino che fa sperare in una ulteriore apertura verso il mercato d’Oltreoceano, già prospero, ma con grandi potenzialità di incremento.
Focus - I punteggi (ordine alfabetico)
96 - 2010 Altesino Brunello di Montalcino Montosoli
95 - 2010 Argiano Brunello di Montalcino
94 - 2010 Fattoria dei Barbi Brunello di Montalcino
94 - 2010 Castiglion del Bosco Brunello di Montalcino
98 - 2010 Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino
94 - 2010 Canalicchio di Sotto-Lambardi Brunello di Montalcino
95 - 2010 Caparzo Brunello di Montalcino Vigna la Casa
96 - 2010 Casanova di Neri Brunello di Montalcino
100 - 2010 Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova
95 - 2010 Casato 1 Brunello di Montalcino Voliero
94 - 2010 Castelgiocondo Brunello di Montalcino
95 - 2010 Castello Banfi Brunello di Montalcino Poggio Alle Mura
94 - 2009 Castello Banfi Brunello di Montalcino Riserva Poggio Alle Mura
98 - 2010 Click Cerbaiona Brunello di Montalcino
94+ - 2010 Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino
97 - 2010 Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso
94 - 2010 La Colombina Brunello di Montalcino
94 - 2010 Cordella Brunello di Montalcino
94 - 2010 Donatella Cinelli Colombini Brunello di Montalcino
94+ - 2010 La Gerla Brunello di Montalcino
95 - 2010 Il Marroneto Brunello di Montalcino
100 - 2010 Il Marroneto Brunello di Montalcino Madonna Delle Grazie 94 - 2010 La Torre Brunello di Montalcino
94 - 2010 Le Potazzine Gorelli Brunello di Montalcino
94 - 2010 Lisini Brunello di Montalcino
94 - 2010 Luce della Vite Brunello di Montalcino
96 - 2010 Mastrojanni Brunello di Montalcino
95 - 2010 Agostina Pieri Brunello di Montalcino
97 - 2010 Pieve Santa Restituta Brunello di Montalcino Rennina
96 - 2010 Pieve Santa Restituta Brunello di Montalcino Sugarille
94+ - 2010 Podere Scopetone Brunello di Montalcino
94+ - 2010 Poggio San Polo Brunello di Montalcino 98 - 2010 Il Poggione Brunello di Montalcino
96 - 2010 Le Ragnaie Brunello di Montalcino Fornace
94+ - 2010 Le Ragnaie Brunello di Montalcino Ragnaie V V
95 - 2010 Renieri Brunello di Montalcino
94 - 2010 Castello Romitorio Brunello di Montalcino
95 - 2010 Castello Romitorio Brunello di Montalcino Filo di Seta
96 - 2010 San Filippo Brunello di Montalcino le Lucere
97 - 2010 Sassetti Livio Pertimali Brunello di Montalcino
94+ - 2010 La Serena Brunello di Montalcino
96 - 2010 Sesta di Sopra Brunello di Montalcino
94 - 2010 Tenuta di Sesta Brunello di Montalcino
95 - 2010 Talenti Brunello di Montalcino
94+ - 2010 Tassi Brunello di Montalcino Franci
95 - 2009 Tassi Brunello di Montalcino Riserva Franci
97 - 2010 Uccelliera Brunello di Montalcino
95 - 2009 Valdicava Brunello di Montalcino Riserva Madonna del Piano
94 - 2010 Villa I Cipressi Brunello di Montalcino Zebras